"Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere"
Jorge Luis Borges
A Livorno
A piedi per Livorno
le case sono urla di gabbiano
che si spaccano al sole.
Nel silenzio dei pomeriggi d'estate
la luce inghiotte le finestre
i canali sciolgono i riflessi
galleggiano in un sogno pacato le schegge
e Gorgona ride
il suo volto che spunta dalle acque blu
il faro di pensieri perduti.
La città ha perso la sua storia
sepolta sotto il sangue,
tutto è indefinito
spazzato dal Libeccio
che mugola nelle piazze, fra le vele
nei porti,
è un continuio vociare di vita
instancabile:
non chiedergli chi sono,
lo sanno bene e non lo raccontano.
Ridono insieme ai gabbiani
è odio e amore
si dividono le strade di cielo
in cerca di un tempo nuovo,
nuove fotografie da mostrare
in stanze consumate dalla salsedine.
Livorno, distesa e placida
guarda tutti ma non parla, nuota.
ALICE
le case sono urla di gabbiano
che si spaccano al sole.
Nel silenzio dei pomeriggi d'estate
la luce inghiotte le finestre
i canali sciolgono i riflessi
galleggiano in un sogno pacato le schegge
e Gorgona ride
il suo volto che spunta dalle acque blu
il faro di pensieri perduti.
La città ha perso la sua storia
sepolta sotto il sangue,
tutto è indefinito
spazzato dal Libeccio
che mugola nelle piazze, fra le vele
nei porti,
è un continuio vociare di vita
instancabile:
non chiedergli chi sono,
lo sanno bene e non lo raccontano.
Ridono insieme ai gabbiani
è odio e amore
si dividono le strade di cielo
in cerca di un tempo nuovo,
nuove fotografie da mostrare
in stanze consumate dalla salsedine.
Livorno, distesa e placida
guarda tutti ma non parla, nuota.
ALICE
Piove
È l’autunno,
che si infila nelle vene degli alberi
e li scuote,
campane in un giorno funebre;
e nel tedio di una luce ovattata,
sotto il requiem di un vento nuovo,
piovono su noi
lingue dorate di silenzi preziosi,
piove su noi
il volteggiante soffio della Morte,
piovono su noi
le delicate ciglia degli alberi
portando i mille desideri
sulle labbra fredde della terra.
ALICE
che si infila nelle vene degli alberi
e li scuote,
campane in un giorno funebre;
e nel tedio di una luce ovattata,
sotto il requiem di un vento nuovo,
piovono su noi
lingue dorate di silenzi preziosi,
piove su noi
il volteggiante soffio della Morte,
piovono su noi
le delicate ciglia degli alberi
portando i mille desideri
sulle labbra fredde della terra.
ALICE
Sogni precari
Sogno una chimera
pallido raggio di sole,
una tiepida speranza
in tutto questo rancore.
Senza via d'uscita
è questo labirinto di vite:
crediamo, lottiamo, ingoiamo fiele
pregando sappia di miele.
E' un pallido raggio di sole
la nostra costanza
ci trascina in avanti,
le ore rotte
il sangue nella marea
parlano di flussi e riflussi:
forse non finirà mai
questa storia di schiavitù
e io che odio il rancore
sogno bombe
sogno botte e vendette.
Fin dove può arrivare il bene?
Con le scarpe tutte rotte,
vecchia strega
il tuo incantesimo non funziona
con questi demoni.
Rancore,
nuovo specchio di anime vecchie,
siamo condannati a fuggire
per trovare la pace,
qui per noi
solo cipressi e cicale,
pietre mute e fredde,
tra quei sentieri di lacrime
sussurra il cuore nostro
parole fragili come un ricordo:
l'idea di noi e del nostro futuro.
ALICE
pallido raggio di sole,
una tiepida speranza
in tutto questo rancore.
Senza via d'uscita
è questo labirinto di vite:
crediamo, lottiamo, ingoiamo fiele
pregando sappia di miele.
E' un pallido raggio di sole
la nostra costanza
ci trascina in avanti,
le ore rotte
il sangue nella marea
parlano di flussi e riflussi:
forse non finirà mai
questa storia di schiavitù
e io che odio il rancore
sogno bombe
sogno botte e vendette.
Fin dove può arrivare il bene?
Con le scarpe tutte rotte,
vecchia strega
il tuo incantesimo non funziona
con questi demoni.
Rancore,
nuovo specchio di anime vecchie,
siamo condannati a fuggire
per trovare la pace,
qui per noi
solo cipressi e cicale,
pietre mute e fredde,
tra quei sentieri di lacrime
sussurra il cuore nostro
parole fragili come un ricordo:
l'idea di noi e del nostro futuro.
ALICE
cORRENTI
È forse questo il paradiso?
Da quando mi toccasti il braccio
non ho fatto che pensare a te:
il riflusso di marea
in cui mi hai trascinata
non era solo il bubbolare di qualche onda lontana
Sei tu
che hai cambiato il flusso delle acque
Ora dove approderò?
Sulla spiaggia,
tra piccoli pinguini
e un verde che spacca il cuore
dove la risacca
ha portato i pochi resti di una nave perduta..
ma ciò che è rimasto
è sprofondato fra le macerie di templi sommersi
Dove sono io?
Fra i vortici abissali
dove flussi diversi si mescolano
-dove la tua voce è un’eco lontana-
o su quella sabbia
ferma
davanti ad un orizzonte senza crepuscolo
che dipinge il tuo nome?
Sono dove sono stata portata dal mio cuore,
dal minuscolo riflesso sbiadito
del tuo amore:
e quell’acqua blu
in cui l’ho lasciato galleggiare
-incurante del tempo che correva,
vuoto conforto di chi sa solo aspettare-
gli ha ridato vita.
È diventato un mare
ALICE
Da quando mi toccasti il braccio
non ho fatto che pensare a te:
il riflusso di marea
in cui mi hai trascinata
non era solo il bubbolare di qualche onda lontana
Sei tu
che hai cambiato il flusso delle acque
Ora dove approderò?
Sulla spiaggia,
tra piccoli pinguini
e un verde che spacca il cuore
dove la risacca
ha portato i pochi resti di una nave perduta..
ma ciò che è rimasto
è sprofondato fra le macerie di templi sommersi
Dove sono io?
Fra i vortici abissali
dove flussi diversi si mescolano
-dove la tua voce è un’eco lontana-
o su quella sabbia
ferma
davanti ad un orizzonte senza crepuscolo
che dipinge il tuo nome?
Sono dove sono stata portata dal mio cuore,
dal minuscolo riflesso sbiadito
del tuo amore:
e quell’acqua blu
in cui l’ho lasciato galleggiare
-incurante del tempo che correva,
vuoto conforto di chi sa solo aspettare-
gli ha ridato vita.
È diventato un mare
ALICE
Sotto la pioggia
Relitti di ombrelli
cadaveri spezzati
spuntano dai cestini,
braccia e stracci
ai lati delle strade,
uccisi dal vento
non risorgeranno col sole.
Piange su loro il cielo,
non durano un battito d'ali.
E già un nuovo esercito di ombrelli
sorveglia le nostre porte,
nessuna memoria
di ciò che è perduto.
Compriamo il presente
senza pietà per il passato.
Anche gli ombrelli
hanno perso l'anima
ALICE
cadaveri spezzati
spuntano dai cestini,
braccia e stracci
ai lati delle strade,
uccisi dal vento
non risorgeranno col sole.
Piange su loro il cielo,
non durano un battito d'ali.
E già un nuovo esercito di ombrelli
sorveglia le nostre porte,
nessuna memoria
di ciò che è perduto.
Compriamo il presente
senza pietà per il passato.
Anche gli ombrelli
hanno perso l'anima
ALICE
aLTROve
Che male fa
guardarti così bella
sapendoti amara nel cuore.
Ti devo lasciare
e guardo l'estasi
negli occhi di arriva
e ti vede così,
distesa al sole
profumata di selvatico e fragilità.
Ma è un viaggio breve il loro,
non conoscono
la tua maledizione,
Circe che trasforma in migranti
tutti i suoi nati.
Rimarrai sola, deserta
e sempre bellissima.
Ti ricorderò
come un sogno,
porterò dentro
la tua luce,
la tua voce
canterà parole familiari,
saranno la mia casa,
altrove
ALICE
guardarti così bella
sapendoti amara nel cuore.
Ti devo lasciare
e guardo l'estasi
negli occhi di arriva
e ti vede così,
distesa al sole
profumata di selvatico e fragilità.
Ma è un viaggio breve il loro,
non conoscono
la tua maledizione,
Circe che trasforma in migranti
tutti i suoi nati.
Rimarrai sola, deserta
e sempre bellissima.
Ti ricorderò
come un sogno,
porterò dentro
la tua luce,
la tua voce
canterà parole familiari,
saranno la mia casa,
altrove
ALICE